Andrea Di Cinzio ci invia questa sua nuova cronaca (e l’immagine qui sopra):
«Arte e architettura sotto il livello del mare
Napoli si rivela un fulcro attivo per l’architettura italiana, in specie per quella contemporanea, dalla stazione Afragola di Zaha Hadid Architects, inaugurata pochi mesi fa, al cantiere della nuova stazione Municipio di Álvaro Siza e Eduardo Souto De Moura.
La tappa di Villard: 19 a Napoli è stata la tappa delle stazioni della metropolitana.
metro prese
La stazione Salvator Rosa non è una stazione come le altre; il progetto dell’atelier Mendini è occasione di riqualificazione urbana, attraverso l’architettura e l’arte contemporanee. Sono circondato dall’arte: i prospetti degli edifici che si affacciano sulla stazione diventano tele per opere d’arte, come l’installazione di Mimmo Paladino che fa svolazzare dalle finestre di un palazzo dei panni stesi in lamiera dorata. Intorno alla stazione si scopre il parco-giochi di Salvatore Paladino e Mimmo Paladino, ma sono presenti opere anche di molti altri artisti, tra i quali Mimmo Rotella, Ernesto Tatafiore e Gianni Pisani.
Dalla Salvator Rosa siamo passati alla stazione Toledo, premiata come la più bella d’Europa; un attento gioco di luci e mosaici propone l’idea di trovarsi su un fondale marino. La stazione si trova, in effetti, sotto il livello del mare e il mosaico, che sfuma in varie tonalità di blu-azzurro, immerge idealmente il viaggiatore nel fondale. Salendo con le scale mobili, a un certo punto si scopre che il mosaico è interrotto da una linea netta, marcante quota 0 slm; qui il mosaico muta: le piastrelle si fanno più grandi e di color ocra, finché le pareti non diventano nere. Con il suo progetto, Oscar Tusquets non nega la preesistenza dei muraglioni della fortezza aragonese ma li integra in un’opera unica.
metro attese
Dal cantiere della stazione Municipio si è iniziato un tour alla scoperta di una Napoli che si sviluppa grazie alla mobilità e ne utilizza tutte le possibilità, anche per una riqualificazione capace di tener conto del carattere identitario del contesto. Il progetto della stazione Municipio di Siza e Souto de Moura si modella affinché l’antico coesista con il nuovo e le preesistenze caratterizzino il progetto contemporaneo della metropolitana. L’esperienza del luogo si trasforma in una scoperta continua: si passa attraverso un’opera contemporanea per toccare con mano la storia.
metro perse
Correndo per tutta Napoli, è quasi inevitabile perdere una corsa della metropolitana, come mi è capitato nella stazione Garibaldi. È stata un’occasione per non arrivare subito a destinazione: anzi, un’opportunità per godere di quanto vi si trova attorno. Il grande involucro e la copertura della stazione Garibaldi di Dominique Perrault definiscono uno spazio chiuso, all’interno della corte della stazione, in modo tale che la luce sia elemento fondante del progetto. Un luogo di passaggio, dove ho trascorso piacevolmente un po’ di tempo ad osservare la piazza, sentendomi partecipe della vita di una delle tante metropoli europee.
A Napoli le stazioni della metropolitana rendono giustizia ad una città che tanti non apprezzano per banali pregiudizi. Ho scoperto, invece, una Napoli dalle molte opportunità: alcune, certo, mancate, ma tante altre prese al volo».